taralli abruzzesi morbidi di san biago

La cucina abruzzese è custode di antiche tradizioni che intrecciano fede e sapori genuini. Tra queste, i taralli di San Biagio occupano un posto speciale. Preparati in occasione della festa del santo protettore della gola, che si celebra il 3 febbraio, rappresentano un simbolo di devozione e un gesto di cura verso la famiglia. San Biagio è noto per aver salvato miracolosamente un bambino che stava soffocando a causa di una lisca di pesce. Da quel momento è invocato come protettore della gola. In molte comunità abruzzesi, si benedicono i taralli durante la messa per poi condividerli con i propri cari, nella speranza di proteggere la salute.

La preparazione dei taralli di San Biagio varia leggermente da zona a zona, ma gli ingredienti principali rimangono semplici, come vuole la tradizione contadina. Io vi propongo la mia versione.

Un Consiglio dal Cuore

Quando li prepari, ricorda di dedicarli a chi ami, proprio come facevano le nonne abruzzesi. E se hai la fortuna di partecipare a una benedizione, porta con te questi taralli: saranno un dolce segno di protezione per tutto l’anno.

TARALLI DI SAN BIAGIO

Sabina Calvarese
Preparazione 6 ore
Cottura 1 ora
Portata Dolci
Cucina Italiana

Ingredienti
  

  • 700 gr farina00
  • 2 uova
  • 160 gr zucchero
  • 60 gr olio di semi
  • 300 ml latte
  • 25 gr lievito di birra compresso
  • 1 limone grattugiato
  • 20 ml liquore anice
  • 2 cucchiai semi di anice

Per la decorazione

  • 1 tuorlo
  • 3 cucchiai di latte
  • 4 cucchiai di zucchero
  • qb acqua

Istruzioni
 

  • In un bicchiere fai sciogliere il lievito con il latte tiepido e metti da parte.
    In una ciotola unisci le uova e lo zucchero e amalgama energicamente con una frusta, puoi usare anche le fruste eletriche.
  • Versa l'olio e la scorza di limone grattugiata e continua a mescolare. E' il momento di unire gli aromi, quindi il liquore e i semi di anice ed infine il latte.
  • A piccole dosi inizia a unire la farina sempre mescolando e quando il composto sarà cremoso, inizia a mescolare con una forchetta. Una volta che l'impasto é compatto, ma morbido, forma una palla e mettila a lievitare nella ciotola infarinata coperta con pellicola e panno per circa quattro ore, fino al suo raddoppio.
  • Passate le quattro ore riprendi l'impasto, fai una piega, pirla formando una palla ed inizia a prelevare circa 100 gr di impasto e fare tante palline, ne verranno 14 circa.
  • Quando avrai terminatro di formare l'ultima pallina, riprendi la prima che hai lavorato e dai la forma della ciambella, ponila su una teglia con carta da forno e metti a lievitare per circa 1 ora, sempre coperta con pellicola trasparente.
  • Una volta che il tarallo sarà lievitato, bagnalo con il composto di uova e latte ed inforna a 180gr per circa 25 minuti. A cottura terminata lascia reffreddare i taralli, poi con un pennello bagna con una soluzione di acqua e zucchero e passali nello zucchero semolato.
  • E a questo punto non resta che assaggiarli.
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Se questa ricetta ti ha riportato a un ricordo speciale o se hai una variante di famiglia, condividila nei commenti: la cucina è soprattutto condivisione di storie e tradizioni.